Ho scelto di fare questo viaggio nel periodo più freddo dell’anno, quando la luce del sole dura solo 4 ore e la notte infinita permette di ammirare al meglio l’aurora polare. Un fenomeno magico che, dalle profondità dello spazio, allarga con leggerezza il suo fascino di fiaba su un mondo di ghiaccio. E nella luce incerta, sfumata dei colori dell’alba e del tramonto, fotografare le taglienti rocce nere che emergono da una soffice coperta di neve, le cristalline cascate gelate, i cavallini e le oche che sfidano il freddo polare, e le piccole case degli uomini, accoglienti e isolate in un mondo ostile, mi ha dato emozioni indimenticabili.
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